7 Maggio, anniversario della prima assoluta della Nona Sinfonia di Beethoven

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Il 7 maggio 1824 andava in scena a Vienna la prima assoluta della Nona Sinfonia di Beethoven, un’Opera il cui significato, col tempo, è andato oltre la sua stessa straordinaria cifra artistica. Auguriamo quindi un buon 7 maggio a tutti gli amanti della Nona, di Beethoven e dell’Europa. “O Freunde, nicht diese Töne! Sondern laßt uns angenehmere/ anstimmen und freudenvollere”

Da non perdere: “La campana sommersa” di Ottorino Respighi in scena al Teatro Lirico di Cagliari

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Stasera, su invito degli amici dell’Ente Concerti Città di Iglesias, abbiamo assistito alla prova generale de “La campana sommersa” di Ottorino Respighi, in scena in questi giorni al Teatro Lirico di Cagliari, con la regia di Pier Francesco Maestrini, la direzione di Donato Renzetti, le scene e proiezioni di Juan Guillermo Nova, i costumi di Marco Nateri e le luci di Pascal Mérat.

L’Opera, composta su libretto di Claudio Guastalla, si ispira al poema Die versunkene Glocke di Gerhart Hauptmann e racconta la storia di un amore impossibile tra un Enrico, un costruttore di campane, e Rautendelein, un’ondina che vive in una fonte d’acqua.

Andata in scena per la prima volta nel 1927 l’opera tocca temi come l’amore, la libertà, la trasgressione, il conflitto tra religione e volontà di potenza, con accenti che richiamano alla mente certe opere di Nietzsche e kierkegaard. Il tutto calato in un’atmosfera tipica della mitologia norreana e del romanticismo germanico, fatta di foreste, sorgenti e rovine di antiche manieri.

La rappresentazione, ci si perdoni “lo spoiler”, ci è piaciuta tantissimo. Malgrado la musica di Respighi in alcuni frangenti possa risultare ardua, l’Opera è stata godibile dalla prima all’ultima nota. Se in questi giorni capitate dalle parti di Cagliari non perdete questo straordinario appuntamento.

“La vita quotidiana degli dei greci” di Giulia Sissa e Marcel Detienne. Edizioni Laterza

La vita quotidiana degli Dei greci

Amiche e amici abbiamo il piacere di segnalarvi un saggio alquanto utile per la conoscenza della vita degli Dei dell’antichità. Scritto a quattro mani da Giulia Sissa e Marcel Detienne, entrambi docenti universitari, “La vita quotidiana degli dei greci” (edizioni Laterza) ci accompagna, come suggerito dal titolo,  nella scoperta della quotidianità degli abitanti dell’OIimpo attraverso l’analisi di abitudini, comportamenti e consuetudini che caratterizzano l’esistenza “spicciola” delle Divinità. Scopriamo quindi che nelle vene di Zeus e della sua corte non scorre sangue bensì una sorta di linfa il cui colore è determinato dall’assunzione costante di ambrosio, il cosiddetto nettare degli Dei. Veniamo a conoscenza del fatto che anche le divinità possono essere ferite e rischiare di morire. Nel testo vengono inoltre analizzate le dinamiche che regolano i rapporti tra gli Dei dell’Olimpo; gelosie, rivalità, differenze di status e quant’altro. Una vera e propria guida alla conoscenza e alla comprensione dell’Olimpo e dei suoi immortali abitanti. Particolare non di secondaria importanza, la lettura del saggio risulta particolarmente gradevole.

“Polifemo” di Nicola Porpora

Polifemo

Si è soliti liquidare sbrigativamente l’arte barocca come una forma espressiva fortemente estetizzante e in quanto tale in un certo senso fatua.  In realtà, nei decenni a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo assistiamo a un fermento creativo costellato di artisti e letterati di primissimo livello.

Uno di questi è stato sicuramente Nicola Porpora, musicista e compositore napoletano, che conobbe nella sua epoca una grande popolarità.

Le composizione di Porpora sono di nostro interesse perché, com’era d’uso in quegli anni, riprendono sovente storie e temi della mitologia classica. È sufficiente scorrere l’elenco delle sue opere per rendersene conto: “Calcante e Achille”, “Imeneo in Atene”, “Le Nozze di Ercole ed Ebe”, “Partenope”, “Didone”, “Polifemo” ed è proprio di quest’ultima che vi proponiamo il link all’opera completa.

Gli appassionati di cinema italiano ricorderanno certamente “Farinelli”, film che narrava la storia dell’omonimo celebre castrato e nel quale era presente “Alto Giove” una bellissima aria tratta da “Polifemo”. Buon ascolto

“Il Romanzo di Achille” di Paolo Granzotto

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Oggi abbiamo il piacere di parlarvi de “Il Romanzo di Achille” saggio di Paolo Granzotto , giornalista de “Il Giornale”,  pubblicato alcuni anni fa da Rizzoli, che ci racconta la vita di Achille dalla nascita fino alla morte sotto le mura di Troia per mano di Paride.

Il libro, ve lo diciamo subito, è suggestivo e coinvolgente. Al pari dell’altrettanto lodevole saggio di Nucci “Le lacrime degli eroi”, del quale vi abbiamo parlato in questa rubrica, “Il romanzo di Achille” ci espone i fatti della vita dell’eroe omerico con la precisione del cronista senza nulla togliere alla poesia del mito.

Leggiamo quindi di divinità bizzose, ambientazioni mediterranee, battaglie, centauri e naturalmente l’autentico filo conduttore della vicenda umana dell’eroe: Il Dilemma della la scelta tra una vita lunga ma anonima e una gloriosa ma breve.

Complimenti davvero a Granzotto che con grande abilità e maestria conduce il lettore attraverso i luoghi incantati e senza tempo della mitologica greca attraverso una lettura sempre avvincente. Un ultimo dettaglio: “Il Romanzo di Achille” ha ispirato l’opera rock dei VADE “Achille”, uno dei progetti creativi della Casa di Prometeo.

“Le lacrime degli eroi” di Matteo Nucci

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Matteo Nucci, giornalista di Repubblica e profondo conoscitore del mondo greco, tanto antico quanto contemporaneo, ci regala questo bellissimo saggio, “Le Lacrime degli Eroi”, edito da Einaudi con prefazione di Eugenio Scalfari.

Il libro rilegge le figure dei protagonisti di alcuni dei più importanti miti classici, in primis il ciclo omerico, dal punto di vista del loro rapporto con le lacrime e in generale con le emozioni dell’animo umano.

Non si pensi tuttavia a un freddo testo psicologico: Al contrario Nucci riesce in maniera magistrale ad analizzare in profondità la natura dei personaggi descritti senza nulla togliere alla bellezza e alla suggestione del mito.

Da evidenziare anche gli interessanti parallelismi che, di tanto in tanto, l’autore traccia tra la Grecia antica e quella contemporanea che molto giovano nella comprensione dei fatti narrati.

“Le Lacrime degli eroi” è consigliato a chiunque voglia approfondire la propria conoscenza di alcuni aspetti dei miti classici o semplicemente voglia approcciarvisi attraverso una lettura gradevole e avulsa dalla freddezza della mera filologia